Rispetto alla personalità che traspare dalle pagine sinora note, ricaviamo da questa «autobiografia segreta» i tratti caratteriali di una figura di segno opposto. Là il tipo del destino, l’uomo d’acciaio, «dall’animo forte e del tutto ametafisico», che vede quale suo modello il Romano senz’anima, l’uomo d’azione che disprezza il Graeculus histrio artista e filosofo. Qui una personalità melanconica, incline al tedio della vita e alla fantasticheria, che recide ogni legame con la realtà e si corazza entro il proprio io, dal quale può guardare il mondo solo attraverso le feritoie degli occhi. Un documento, dunque, che costringerà a reinterpretare tutta la figura di Spengler