https://www.radioradicale.it/scheda/657247/critica-e-militanti #geni-a-li
buongiorno da critica e militanti Claudio Giunta professore universitario di letteratura italiana dantista e anche notevole saggista capaci di raccontare aspetti molto diversi della società attualeautore tra l' altro di una storia letteraria per le superiori è in questi anni è andato spesso a presentarla nelle scuoleun giorno in un liceo di Milano dopo che il discorso era caduto sull' impegno degli intellettuali durante il fascismo una ragazza che ha fatto una domanda imbarazzantema se io volessi diventare una fascista intelligente e gli ha chiesto perché mai la scuola è lo Stato dovrebbero impedirmelonel silenzio che è seguito giunta ha cominciato a preparare dentro riserva risposta avrebbe detto che le società liberali si fondano proprio sull' idea che ognuno può provare a diventare ciò che vuole quindi anche una fascista intelligenteche però vista la storia scuole è stato dovevano avvertirla che la libertà che lei reclamava le sarebbe stata negata sotto una dittatura fascistae che se in Italia è permesso diventare fascisti non è però permesso riunirsi in un partito che così si definisca per timore che un tale partito ci riporti nella situazione negli anni Venti ma non ha fatto in tempo ad aprire bocca che un insegnante forse il presideesploso in quello che giunta ha chiamato ironicamente un flusso di coscienza e che ha trascritto così ma come è possibile fascista intelligente non c'è intelligenza del fascismo la violenza che avete studiato nel programma le leggi sugli ebrei la guerra ma queste provocazioni la vogliamo smettereecco da questo episodio prende avvio l' ottimo pamphlet che giunta pubblicato di recente con Rizzoli e che si intitola appunto ma se io volessi diventare una fascista intelligente sottotitolo l' educazione civica la scuola l' Italia con la domanda infatti un ottimo reagente per interrogarsi su ciò che può significare discutere davvero l' idea scuola specie di ideeche hanno che fare con lanostra forma politica di convivenzae anche per capire come il nostro modo di immaginare questa discussione siaun' attendibile sineddoche della cultura del nostro Paese la reazione del presidente Steve Monia di un costume diffuso per cui alla persuasione indiretta dice giunta all' esposizione insomma le idee alla cultura come confronto si sostituiscela predica se non addirittura l' intimazionea scuola ma si potrebbe dire anche nella letteratura e nella società se è vero che oggi al vecchio organismo politico si tende a sostituirmi uno moralistico ovvero l' impegno di chi crede già di sapere cosa è il benema cosa sta intendenza sensibilizzare osserva giunta rischia di sortire l' effetto contrario a quello desiderato creata un lato degli indifferenti o dei conformistidall' altro degli eretici per partito preso come forseè diventata magari solo per un certo periodo la ragazza della domanda imbarazzante tutto questo ha a che fare con quella materia indefinita fluttuante che l' educazione civica di cui giuntaripercorre le vicende in particolare a che fare con la mitizzazione della nostra Costituzione che invece dice giustamente l' autoreandrebbe trattata come un frutto storico dato che l' educazioneconsiste proprio nel mostrare come le cose nascano e la Costituzione tra loro dal compromesso di forte ed esigenze diverse e in parte diverse magari dalle nostre oggiun atteggiamento questo della mitizzazione che si associa uno speculare poi considerare l' oggi sempre miglioredi ieri e dei poveri ingenui quindi gli uomini del passato cioè non sapere più immedesimarsi in una realtà altra negli ultimi due annil' educazione civica è stata reintrodotta nelle scuole spiega giunta in una prospettiva per così dire predicatorio con direttiveche anche nel linguaggio mostrano un misto di velleitarismo e burocratese illustrato nel pamphlet in una esilarante analisi linguistica analisi linguistica cui se ne potrebbe aggiungere una sul altrettanto sconfortante il linguaggio dei corsi che afferma se quando nel mille novecentocinquantotto la materia fu istituita è affidata ai docenti di storia le brevi disposizioni avevano la discutibile ma anche Chiara perentorietà di chi aveva un' idea alta incerta di formazione umana nei provvedimenti del nuovo secolo preda prevale invece uno zelante scriverlo molto scriverti troppo una pretesaassurda che la materia sia Biffi in dagli asili e che copra tutti i temi anzi le tematiche di un' attualità che nessuno in realtà padroneggia dall' Unione Europea al contrasto alle mafie fino addirittura alle eccellenze agroalimentari per non scontentarealcun partito e nello stesso tempo a questo vasto programma si abbina uno statuto dell' educazione civicache la lascia senza un posto preciso che ne fa un insegnamento trasversale senza ore in più affidato quindi un po' tutti e deresponsabilizzante tutto questo avviene in una scuola ormai seppellita sotto il peso delle procedureburocratiche e in cui riassume giunta persone normali devono insegnare storia dagli non sarebbe dei dinosauri a Berlusconiletteratura da un vero a Calvino in una scuola ancora che corre col fiatone dietro un mondo che cambia troppo velocemente con programmi che nessuno ha l' autorevolezza di adattare i mutamenti e nessuno ha l' autorevolezza nemmenosi intende di preservare dai rumori che vengono da fuoriperché le sollecitazioni mediatiche la pressione esterna sulla scuolaè qualcosa di enorme caotico e bisogna prenderne atto e giunta rileva che sotto l' etichetta di educazione civica si nasconde appunto una surrettizia quanto zoppicante trasformazione dei programmi cosìper proporne un' altra un cambio aperto dei programmiuna Berta revisione fa qualche esempio che riguarda la sua materia ma non solo è però significativo che l' appendice al pamphlet sia un saggio recensione dedicato un libro degli anni cinquanta di Guido Calogeroscuola sotto inchiesta che mostra i pregi e limiti di un' impostazioneliberale nel processo educativo insomma non ci sono soluzioni facili e forse bisogna tornare indietro per riprendere il filo e la rincorsa il libro di Giunta diventa così alla fineuna riflessione di largo respiro sulle aporie di ogni processo educativo che vista la situazione di oggi si estremizza noe crediamo ce ne siano in particolare due buoi contraddizioni ineliminabili in qualunque insegnamento il cui peso viene attutito solo se si dichiarano apertamente se vengono sottoposte a una continua discussione la prima riguarda il fatto che l' insegnante si trova in una posizione di per sé falsato vento fingere di sapere quasi tutto falsa e particolarmente ingrata appuntoin tempi in cui non c'è più un paradigma culturale condiviso i suoi studenti ne sanno spesso molto più di lui sull' attualità la seconda contraddizione riguarda il fatto che la scuola per sua natura richiede in ogni discussione di arrivare poi a una conclusione Flaubert vedeva in questo un aspetto della Pittis nove parlano della scuola ma della vita in generaleritiene insomma ricapitalizzare subito le discussioni in verifica i risultati a pronta cassa laddove l' acquisizione di una cultura lo sappiamo che è in realtà un continuo sperimentare a tentoni senza sapere dove si andrà a parareClaudio Giunta ma se io volessi diventare una fascista intelligente l' educazione civica la scuola d' Italia editore Rizzo a risentirci
🖇️Ling, ma se io volessi a scuola