giovedì 17 marzo 2011

[Personal] Vito Riviello del 150°

Intro. Leggendo google porgo i miei estremi addii ad un mondo che ricordo altrove, in spazi bianchi e neri, vivi di vita propria, lenti e temibili ma di parola, che mantenevano in un certo senso quel che promettevano. Terribili foto del passato che spengono i ricordi in un disegno. Incontro nei pensieri della gente cose e contesti che ritrovo intatti, come morti.







Anche l’Italia è computer.
Torna la nostalgia del mare
il latte della razza bovina
sociologica bruno-alpina,
la neve del postiglione
e l’eco del suo corno
dalla Cornovaglia.
Torna il tango nella festa
la finta sciatalgia.
E quel Mazzin di fiori
sulle vesti di Maria.
Tornano amari, cedrate
di zie che sognavano l’harem
torna ferito Garibaldi,
torna il tuono torna il vento
torna il monaco nel convento.

giovedì 10 marzo 2011

Poello. La casa delle api.





Via le api, la casa nel bosco e lo scempio, la rapina. Ai vandali non è data cura del mondo, soltanto prede e caccia. Ora l'esproprio, il fiume autostradale divora le sue sponde mentre si è altrove: il bosco la casa lo scarazzo di nonno Francesco.