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Berti ci mette da davanti immediatamente a due ragazzi immersi dentro due pozze d' acqua fino al petto in un bosco di canne due ragazzi che tentano di proteggersi dall' incendio di un' estate inesorabile e dall' inizio alla fine eccetto le due decisive interruzioni di un mutuo e allegorico danzatore ci lascia soli con i loro botta e risposta con i loro ricordi dei genitori scomparsi insieme a tutto il mondo di prima con le loro allusioni mai completamente spiegata è una catastrofe il loro affetto sempre sulla soglia dell' amore le descrizioni di un sesso appena intravisto con i loro sogna a occhi aperti del freddo glaciale che non hanno mai sperimentato ma anche con certe precisissime analisi da scienziati naturali a cui però manca uno sfondo definito con date è stato del pianeta come si vede l' atmosfera e la scena riutilizzano una tipica cornice da teatro apocalittico novecentesco ma questa cornice e poi investite riempita di una luce tutta ancora integralmente umana piena di aperta tenerezza le battute Brevi che spesso è forse non per caso si assestano su una misura di endecasillabo pur restando tutte molto concrete plausibili creano un continuo e abilissimo cambio dei piani del discorso suggerito volta a volta da un doppio senso da un' esitazione da un cruccio da una parte c'è lau cresciuto da genitori ecologisti che somigliavano forse un