Vittoria!!?*da 15 a cinquanta all'istante
tare su un taxi e mandare al diavolo il podismo. Nevicava a tutto andare e soffiava un vento maledetto, che mi riempiva la bocca di fiocchi candidi, m'imbottiva il naso e gli occhi di pulviscolo biancastro e umidiccio, e mi costringeva a camminare quasi piegato in due, aggrappandomi al muro, ai passanti, ai lampioni e ai portieri, gallonati e no. Quando finalmente arrivai a casa di Lily Rowan, attraversai l'atrio di marmo, m'infilai nell'ascensore, suonai il campanello e non appena lei ebbe aperto la porta, dissi: - Portami nel più vicino letto.
Inarcò un sopracciglio (un gesto che aveva imparato da me) e rispose: Per chi mi prendi? - Poi mi fece entrare, mi squadrò dalla testa ai piedi ed esclamò: Non dirmi che sei venuto a piedi!
Invece te lo dico. Appesi cappotto e cappello nel guardaroba, e aggiunsi: Sembrava di essere sull'Everest.
- Invece te lo dico, mi avviai verso il soggiorno, arredato con un tappeto Kashan di almeno cinquanta metri quadrati, diverse tele di Renoir, Cézanne, la grande vetrata et proteggeva dal vorticare della neve, facendo