venerdì 30 dicembre 2022

giovedì 29 dicembre 2022

Liceo Telesio 1960

 Dante Alighieri” per il 2018. Ad organizzare il Premio, giunto alla sua sesta edizione, è, con il patrocinio del Comune, il Comitato di Cosenza della Società “Dante Alighieri”, presieduto da Maria Cristina Parise >I riconoscimenti, attribuiti a cosentini, di nascita o di origine, che, con la loro attività, si sono distinti nei più diversi campi professionali, tenendo alto il nome della Calabria e della città di Cosenza, saranno quest’anno assegnati alla giornalista del TG1 della Rai Laura Chimenti, alla cantante ed autrice Rosa Martirano, al medico anatomopatologo Francesco Callea e a Gabriel Niccoli, professore ordinario, ora emerito, nelle Università di Waterloo (Canada) e Console onorario d’Italia in Canada. Alla cerimonia di consegna prenderanno parte il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ed il Vicesindaco ed Assessore alla Cultura Jole Santelli.

Tra i premiati delle passate edizioni figurano molti cosentini che con il loro impegno e la loro attività professionale hanno dato lustro alla loro città e alle loro origini, come l’avv. Ernesto Corigliano, il poeta Ciccio De Marco, la prof.ssa Rosanna Piemonte, la dott.ssa Ermanna Carci Greco, la prof.ssa Anna Giannicola, il prof. Leopoldo Conforti, il musicista Fabio Falsetta, la signora Renata Antoniozzi, la preside Rosina Toscano De Rose, il Rettore Eugenio Gaudio ed il prof. Antonio Petrassi.

I profili dei premiati di quest’anno

Laura Chimenti : giornalista, nata a Roma, ma con entrambi i genitori cosentini, è tra i volti di punta della rete ammiraglia della RAI, come conduttrice del TG1 e redattrice di TG Uno Economia e di Uno Mattina ed inviata in Brasile, Cina, Giappone, Tunisia e nelle diverse capitali europee. Ha ricevuto importanti premi giornalistici, come il premio letterario “Letizia Isaia”, nel 2015, il “Napoli Cultural Classic”, nel 2013 ed il premio “Paolo Frajese”, nel 2008.

Rosa Martirano: cantante ed autrice cosentina estremamente versatile, possiede straordinarie qualità vocali che le consentono di spaziare, con eccellenti risultati, dal jazz, suo primo amore, al pop d’autore e alla bossa nova. Diplomata in canto lirico al Conservatorio “Giacomantonio” di Cosenza, può orgogliosamente esibire alcune significative collaborazioni con i grandi della musica jazz, come l’armonicista belga Toots Thielemans, ospite internazionale di uno dei suoi primi dischi, e con il cantautore Claudio Baglioni con il quale ha più volte duettato dal vivo. Ha esordito giovanissima in tv, nella trasmissione D.O.C. di Renzo Arbore su Rai 2. Nel live “Omaggio a Bruno Martino”, tenuto a battesimo nel gennaio del 2017, al Teatro “Rendano” di Cosenza, ha fatto rivivere il repertorio del grande crooner e pianista romano, affiancata da musicisti di vaglia come Stefano Sabatini, Walter Martino (figlio di Bruno) Giancarlo Maurino e Dario Rosciglione.
Al suo album “La curpa è di l’amuri”, di cui è anche autrice e compositrice, hanno collaborato Paolo Damiani e Maurizio Morante, autore di Mina, Bocelli e Pavarotti.
Da alcuni anni Rosa Martirano collabora con il maestro Peppe Vessicchio ed i solisti del “Sesto armonico”.

Francesco Callea : medico anatomopatologo cosentino, ha diretto le Anatomie Patologiche dei maggiori Ospedali Pediatrici italiani (dall’Istituto “Gaslini” di Genova al “Bambin Gesù” di Roma) e degli Spedali Civili di Brescia. Contestualmente, ha svolto attività di ricerca nel campo delle malattie epatiche su base genetica. Le sue scoperte sono state pubblicate da importanti riviste scientifiche. Dal 1995 ha partecipato all’attuazione di progetti sanitari, assistenziali e formativi in Tanzania. Ha collaborato con l’Associazione Ruvuma per l’Africa all’apertura di un Poliambulatorio, Dispensario con annessa Maternità nel villaggio di Mbweni, alla periferia di Dar es Salaam ora diventato Ospedale di insegnamento. Ha attivato il laboratorio di Virologia Molecolare per la diagnosi ed il monitoraggio dell’infezione da HIV nel Villaggio della Speranza di Dodoma, dove sono ospiti bambini HIV positivi orfani di entrambi i genitori. Ha impiantato il Laboratorio di Istopatologia nel secondo più grande Ospedale Generale del paese, il “Bugando Medical Centre di Mwanza”, dove insegna da quindici anni Anatomia Patologica agli studenti di Medicina della giovane Università Cattolica. Per affrontare il grave problema legato alla carenza di patologi (in Tanzania il rapporto è di 22 patologi per 53 milioni di abitanti), ha promosso la fondazione di una Scuola di Specializzazione con criteri moderni e un corpo docenti composto da un gruppo di patologi, tra i maggiori in Italia e in America, che hanno entusiasticamente aderito per amicizia oltre che per vocazione.

 Alla fine del 2017, insieme ai compagni del Liceo B.Telesio, ha fondato a Cosenza l’Associazione ONLUS, “Friends Raising” con la finalità di supportare l’istituenda Scuola di Specializzazione in Tanzania. E’ anche autore di libri di racconti, romanzi per lo più ambientati in Africa e saggi anche in lingua inglese.

Gabriel Niccoli : Professore Ordinario (ora Emerito) in entrambi gli atenei di Waterloo, in Canada: l’Università Cattolica dove ha diretto il dipartimento di Italianistica e Francesistica per quasi venti anni, e l’Università di Waterloo dove insegna ai corsi post lauream in letteratura francese, inglese e comparata. Tiene inoltre lezioni, saltuariamente e su invito, sia presso l’Università della Calabria che


martedì 27 dicembre 2022

Firma autografa, al ghetto

 Luglio 1998: Lawrence Ferlinghetti, grande poeta, intellettuale ed editore della Beat Generation, arriva a Ostia per ritirare proprio il premio Città di Ostia, nello stesso anno in cui diventa Poeta Laureato nella sua San Francisco. Vado a intervistarlo in un albergo sul lungomare, lui è in calzoncini corti, assai allegro. Gli chiedo se il posto gli piace: c'è il mare, come a San Francisco... Lui, sempre col sorriso: 🗣But I can't see the sea!». Ma io non riesco vedere il mare! Come dargli torto? Dalla terrazza dell'albergo appare non un lungomare ma un lungomuro, come ha ricordato ieri l'assessore all'Urbanistica Giuseppe Veloccia nell'intervista rilasciata a Giuseppe Pullara.




Roma Capitale ha uno splendido quartiere affacciato sul mare ma lo preclude alla vista e anche all'uso dei suoi cittadini con un muro continuo di ben quattro chilometri. Un autolesionismo estetico e turistico, una bruttura che


camcorder

CASTIGLIONCELLO 1980 83 85 


Per questo ci si lega al mezzo, Diatape e Videorivista e supporto vario e poi Mondo telematico dell'università e via, per chiarire a sé stessi innanzitutto che le scelte dei protagonisti sono legate al modo e alla possibilità di esprimersi: senza salire sugli specchi per giustificare e chiarire. La letteratura sarà anche una scala ma tale deve rimanere perché se si usa la propria voce, o l'altrui, e l'immagine, o l'impronta come nel telematico, sia dichiarato da dove si attinge direttamente: - a ciascuno il suo, e a nessuno. Per capirci, se per fortuna si è  stati bravi  a fare, questo deve pur sempre rimandare a come era nel suo modo la vita che l'aveva trasmessa - una lettura una foto o una combinazione di essi, e la stessa scrittura su un taccuino in cui si era appuntato un moto di parole, e fissato a suo tempo ora è  un pastrocchio editoriale cibo per utenti😩



Castiglioncello, 1984

 Convegno al telefono LA VASCA DELLE ANGUILLE voce fiati liquidi 2° , 21 febbraio 1983 [1985 estate video-camcorder] 


sabato 24 dicembre 2022

venerdì 23 dicembre 2022

Lo spago di Vincenzino

 Ieri per Matematica è  venuta in classe Emma con uno spago


Che pena

 Pavese dell'adolescente, livre de chevet - ricorda perché  fu importante reagire, spurgare l'animo da quella sottocultura..e gli amici cinici servirono a questo (curare la pur giusta *pena dell'età con la delicatezza ma di non soccombervi)


martedì 20 dicembre 2022

Scuola chiuderà, forse

 ▼  settembre (8)

  • 5 
    Voti nella scuola di domani: dopo quarantanni, diciamo cinquanta; e dunque la scuola d'oggi. E giù pubblicazioni intervenute di corpose ricerche in merito, fastosi monumenti alla valutazione docimologica. Decenni di delirio autoassolutorio dei pedagoghi. Mi ricorda uno degli incontri mitici con la Castelnuovo, ci andiamo in cinque pregustando l'evento. Nella sala di un falansterio sull'Aurelia a Roma centinaia di insegnanti a convegno, alla presidenza tre quattro nomi noti della pedagogia nazional-popolare, pubblico attento e caldo. Emma si prepara ad intervenire  con l'aiuto di assistenti di cui non ricordo il nome e il volto (forse la sua coautrice del libro per il biennio delle superiori)  e nelle more dell'attesa Giorgio, un serafico (al momento) insegnante di vaste prove, preso il microfono s'incarica di far presente al vasto uditorio che sulla Cattedra allineati, al loro cospetto per così dire, siedono a discettare criticamente proprio i maggiori e illustri responsabili di questo impasse (Si scrive "impasse", si dice "empàs") in cui la scuola languiva e languisce nell'impotenza, concionando di voti, giudizi, sperimentazioni ed altre routines dottrinarie. Applausi nella sala e sorrisi sul palco per l'urbanità della contestazione, ma Emma ora è pronta, malgrado io la rallenti con le mie chiacchiere, e dunque si va ad incominciare. Un'ora di scuola che scivola via in un amen e ci riconcilia col mondo, della scuola anche.

    Voti come se piovesse e avanti con gli esami, manco a dirlo.
  • 4 4

    tra un pò ti parlo pure della questione test, con proposte alternanti adeguate al lavoro di/con numerose persone in contemporanea. | ti parlerò delle esposizioni degli allievi di emma castelnuovo e del nostro web.. | e di quello che chiamerò il test dello spago di vincenzino. ciao, a dopo.
  • 3 3

    Non solo contro una funzione politicamente conservatrice si rivoltarono gli insegnanti di sinistra nel mitico '68 predicando il "rifiuto del ruolo", ma contro un vuoto che avevano percepito prima degli altri. Chi si adoperò per riempirlo di contenuti politici (di segno opposto naturalmente a quelli che si pensavano "voluti dal sistema"); chi scelse di mostrare il "re nudo", rinunciando ad ogni autorità  perchè non c'era nulla a sostenerla; chi sognò di poter sostituire all'insegnante qualcosa  che in fondo era abbastanza simile alla classica figura del "maestro": non un ruolo, cioè, ma un uomo, con la sua maturità e la sua personale cultura. Fosse pure ciascun insegnante a suo piacere sociologo oppure studioso di storia o magari matematico o, perchè no, pittore; al momento opportuno il suo gusto per la ricerca e la sua simpatia umana avrebbero saputo fargli trovare le tecniche adatte e, in ogni caso egli avrebbe saputo comunicare agli altri il senso della cultura.
  • 2 2

    Pedinamento della realtà (...) Negli anni successivi portando alle estreme conseguenze la teoria del cinema come "pedinamento della realtà", si dedica ad alcuni film a episodi (...) L’esperimento che nasce da rifiuto di ogni artificio spettacolare non ha tuttavia il successo sperato pur essendo condotto da registi come (...) [Key words, fallito e registi]. Il pedinamento istintivo della realtà con Videor si muove nella direzione opposta al cinema (macchina a spalla, standup, tempi Q.B.), quello di montaggio, ed ogni cinema di confezione tecnica (macchine a volontà, allestimento spettacolare, ritmi incalzanti). L'estetica è piuttosto quella delle vigilant camera, piuttosto che le videoinstallazioni.
  • 1 
  • all'ombra della tv in fiore [didascalia]
    A
       La scuola perde clienti, gli stalag si svuotano, come all’ultimo giorno di vacanza: ** “il giorno d’estate che la domestica scopriva sembrava altrettanto morto e immemorabile d’una sontuosa e millenaria mummia che la nostra vecchia domestica avesse liberata con cautela da tutte le sue fasce, prima di farla apparire, imbalsamata nella sua veste d’oro". Forse è venuto il momento di lasciare anche noi questo sogno concentrazionario a fin di bene, naturalmente!
       L'insegnante ingenuo ha sempre saputo, ora il re è nudo in tivvù con le facce belle e i piè veloci rampicanti. Impegnato nel "sociale", l'insegnante ostaggio di scuola pubblica, è consapevole che se non vuole semplicemente addestrare, deve mobilitare gli spiriti liberi dei suoi allievi e dei loro referenti parentali, ma il suo spiritualismo di rifugiato deve lasciare il passo alla macchina stritolatrice della formazione di massa senza por tempo in mezzo. Coacervo di spinte "sociali" la scuola pubblica - quasi sempre statale - ora non serve neanche a contenere i ragazzi che non lavorano, capito? In Italia i volponi della politica cinquant'anni orsono mangiarono la foglia e proclamarono il liberi tutti, todos caballeros, venga avanti dottò. Scuole che contengano le ragazze e i ragazzi, letture di contenzione che simulano i letti, già letti, già dette e fatte.

    Ma dall'Oriente, ma, piano, quale luce erompe da quella finestra? E l'oriente, e Giulietta è il sole! Oh, sorgi bel sole, e uccidi la luna invidiosa che è già malata e pallida di rabbia, giovani dagli occhi a mandorla o bel tenebrosi a ovest dell'Indo o da dove volete voi, dilagano dalle pianure del nord-est e oltre mare: siamo ben dentro al dominio delle tecniche, nella scuola che boccheggia.. Alla pacata riflessione dei singoli succede la possente macchina compulsiva della conoscenza integrata dei media [le conoscenze, fatte e rifatte non conta, a disposizione s'incontrano esponenzialmente (i media sono digitali, in rete, sociali)]. Le competenze diffuse, la loro elaborazione distribuita, il fondamentale portato del linguaggio elaborato in situ, lo stesso tessuto territoriale collassato dal confluire dei mezzi e dalla molteplicità delle realizzazioni.



    Tecnoversi e stampa degli stessi

     Edimal 1.0.0 è il timecode che gira su un disco rigido o dvd-rom e fornisce quel che occorre per il montaggio, la postproduzione, di files audio e video e lo virtualizza. In tal modo le macchine vengono sostituite da un piccolo file in php, ed il ruolo già del tecnico si trasferisce direttamente al redattore.



    Questo progetto viene spinto all'estremo:              - per verificare i limiti di strumenti estremamente semplificati creati con gli automatismi necessari in rete senza perdere di espressività:                                                                  - per definire preliminarmente, con gradi di libertà che essa offre, gli ambiti dell'applicazione minimizzata, quando se ne alleggerisca la sinteticità passando ad un file coordinato con altri come nel nostro caso, chiarendo così punti di uscita da tale sistema.


    Timecode.php è del 2001. La versione attuale, usata per l'edizione omonima, è timecode3, ma il principio è sostanzialmente quello iniziale che punta allo scambio multimediale in rete, alla condivisione, come in YouTube, Google, CurrentTv, tra i noti in campo.


    La Descrizione/Tutorial con la Genesi del file finale costituisce il racconto di un processo, almeno di un modo di procedere nella definizione di un linguaggio per l'editing del web dinamico delle communities in rete.


    Il Dvd-Rom dell'edizione funziona da servers e da client insieme per la simulazione in locale del timecode3 che risiede nativamente su Internet. E' strumento didattico "attivo", viene usato per l'ordinaria attività di networking e per produrre dei movies che girino sui browser. Si utilizza per inviare con la posta, ad un interlocutore o al gruppo di discussione, il link al clip

    http://voxsophiae.unical.it:7070/ramgen/lc aConlmobili.rm?start=0:00:00.0&end=0:00:14.01

    o per inserirlo nel testo intermediale nel portale di community che lo organizza nel più vasto ipertesto.


     A Timecode3.php


    mercoledì 14 dicembre 2022

    Anno

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                      16 febbraio 1981 start 👀   👀stop 2 febbraio 1982