domenica 23 aprile 2023

Paris in Abruzzo

Militari critiche 🧷 https://www.radioradicale.it/scheda/695940/critica-e-militanti


Buongiorno da critica e militanti a vent' anni poeti della generazione del sessantotto si sono dibattuti tra un rifiutodella letteratura in nome della teoria o della prassi politica invece il recupero della scrittura in versi come confessione come eclettica Euphoria linguistica come esibizione individualisticaho scoria post neo avanguardista stilisticamente depotenziata passato l' anno fatale coi suoi strascichi spesso hanno avvertito un famelico bisogno di poesia ma di una poesiache dopo la sua morte novecentesca sembrava poter rinascere in qualunque forma o meglio senza forma nella sua nuovalibertà sciolta in arbitrio e irrilevanza una scrittura tanto più privata comunque quanto più si insistevasulla sua dimensione pubblica e magari per formativa di questo bisogno parla il testo che Renzo Paris ha scelto di collocare sulla quarta di copertina delle sue poesie mille novecentosessantotto due mila ventidueun volume edito da Elliot in cui a antologizza auto la sua intera produzione caratterizzato da molte letture pubbliche e da poche raccolte date alle stampe a scandire meglio episodi troviamo poi qui delle prose di Memo Arcore incorporata un' antologia di quella critica che fin da subito non ha saputo bene quanta risponda responsabilità attribuire a una lirica Capena cerchi di stringerla in pugno ti dà l' impressione di stringere il vuoto ma che appena il pugno lo riaprì torna invece a disegnarsi intatta nell' ariale nelle prime pagine ci vengono incontro dei dialoghi ideologici ridotti in poltiglia che si allineano senza soluzione di continuità i bisticci erotici di uomini e donne pronti a scambiarsi le partila rivoluzione lunga e la vita e Breve chiosa qui il poeta con un aforisma felicemente automobilisticoParis comincia quindi poco più in là giocareesplicitamente con i Latini fa il verso a Catullo ma anche a Marziale che gli servono per dare togliere peso certe verità spudorate soprattutto a imprimere a certe righe prosa Asti che la perentorietà di una strofa tradotta da una lingua classicaavanzato si nota che la sua poesia mantiene sempre l' aspetto un po' fluttuante delle prime stesure oscilla senza scegliere tra la tonalità tenere quella beffarda si lascia poi portare da una punteggiatura del puro respiro o almeno lo finge benissimo e qua e làsi diverte a spezzare le parole agli a capo a creare intermittenti effettivi visivi siamo insomma nella zonaDella polimeriche Paris ha tradotto e di cui ha scritto la biografia a un surrealismo allo stato nascente o se si vuole morentesenza la furia del movimento che il grande francese tenne appena a battesimo e Apollinaire significa anche Roma la Roma che tutto amalgama il tutto lascia in uno stato di perenne provvisorietà la la città dove la storia monumentale sembra poter essere innescata chissà come dal saluto sbadato che ci si scambia dopo una serata accenna tutto è comunque umorali in Paris tutto gli diventa diario tra le mani salta di palo in frascae non gerarchizzati gli argomenti e neppure i registri resi uniformi e anche lei dal suo tono così ad esempio può ospitare senza dargli alcun rilievoun giro di frase indifferentemente di leopardi o D' Annunzio Gozzano penna Foscolo Dante Shakespeare o Eliot ma i suoi versi che spesso sembrano finti fatti solo per l' occhiocon quegli accapo buttati libero brutale simmetria dopo l' articolo alla fine si scoprono veri perfino terzine dell' ultima parte che dopo il franoso recupero pasoliniano i manierismi postmoderni trovano qui una linearità finto Nights in sintesi nelle poesie di Paris ogni tratto e volubile cioè d' occasione il poetatra l' altro coglie con molta efficacia a questo proposito i tentativi sempre impossibili di codificare i capricci amorosie ogni cosa viene ridotta a misura dice no color Romano Bruzzese San Lorenzo in Gran Sasso come personale Tibet proprio tutto i grandi avvenimenti della storia le religioni popoli esotici reietti la moderna fra nericosì trascolora sui versi vari climi d' epoca con una facilità che si chiamerebbe conformismo se non restasse appunto volubileè la ragione per cui si addice oggi a questo autore la scrittura del dei libri sociali altra finzionedi un convivio di un cenacolo le sue rievocazioni sono quindi sempre orizzontali mai di chi si mette in una posizione davvero magistrale Paris giudica senza giudicare è come dice un vaso di opinioni senza opinionerestituisce le parole o le chiatte nell' aria le ospita il togliere lorola forza di gravitàil che permette di accettare da lui anche certi paragoni mitologie insistenze sul pittoresco che suonerebbero eccessivi o puerili se non circolassero subito via con graziail piccolo miracolo di Paris diventa allora questo direi ciò che sembra cedimento e sublimazione immediate infatua della cronaca dopo decenni resiste nelle sue pagine forse proprio grazie a quel cedimento alla resaalla fatuità di chi non ha mai davvero cercato di trasformarle in altro ma semplicemente trascritto di ogni infatuazione del momento i nomi e gli effimeri Tikriti scorci un po' da rotocalco Parissi lascia trasportare dagli automatismi ma con un atteggiamento opposto e speculare a quello del suo coetaneo Dario Bellezza laddove bellezza è carico e spie ossessivo lui appare svagato e appunto lineare seppure come l' amico non privo di impuntature malignein questo modo mentre ne registra i lineamenti più proverbiali il poeta di album di famiglia liquida la tradizione che ha respirato da giovane l' esperienze che ha vissuto in seguito fino a oggisi potrà dunque dire di Paris che è leggero come una volta in tempi maschilismo sicuro di sé lo si diceva di non avere di una ragazza insomma Paris scherza o non scherza o come direbbero altri oggi o ieri ci fa o CEcerto non è mail Palazzeschi hanno in servizio permanente Carlo Bordini né al contrario un poeta che fa maniera di un esibito l' in Vergine amento sentimentale uno per capircidel tipo di Damiani lo Statuto dei suoi versi è si direbbe invece indicibile ma è così è proprio così che in questi versi sopravvivono senza fissarsi in una forma e senza poter essere alzati come una bandierane con né senza virgolette e il loro autore invecchia senza maturità gioca al poeta sul Paese site di una grande stagione insieme al bambino che guarda e ascolta tutto Dhanbade con questo trucco ci mette davanti a un tempo che passa ma non passa un po' appunto come per i vecchi bambini per cui tutto il monotonoe insieme stranamente nuovo stranamente sorprendente lo fa Paris tenendosi solo senza darlo mai troppo vedere a qualche filo guida ad esempio l' immagine della bambola nera figura contadina figura da performances underground e figura minore metrica di una provincia globale e distrutta figura ancora a cui è legato il motivo di un eros che morì di continuo per non morire maimolte sarebbero le lirica da leggere a questo punto per permettere a chi ascolta di verificare l' attendibilità del nostro ritratto ma dobbiamo per ragioni di tempo vero accontentarci di citarne una lo facciamo dal cuore della raccoltacioè appunto da quell' album di famiglia che il libro del riflusso e di una mezza età anagrafica la quale però non corrisponde affatto alla perenne scrittura inchiostro simpatico con cui Renzo Paris traccia i suoi bilanciil titolo della poesia fiori Marsicana e fa cosìil vento dell' utopia passato tutto è stato consumato in bicicletta mi avvio tra colline di una giusta delizia dopo tante cronicivieni amore salì sul sellino ti porterò tra praticelli acquosi e fiori Marcy cani col col viso di riso vorrò che traspaia eh devo contea la fonte dei pastori le fresche parole della seraresisteremo per molto dure Remo il sentire l' accidentato ma ci sono erano un collegiale sul ciglio del fosso e l' erba medica già ci prepara le verdi lenzuolafacciamo barchetta con i piedi sotto le tue natiche dodici poi il gioco dei quattro cantoni ci vedrà scontrarci spingerci protoracela bicicletta può certo aspettare il nostro amore noa risentirci

Poesie.

1968-2022" di Renzo Paris (Elliot, 2023).

Puntata di "Critica e militanti" di venerdì 21 aprile 2023 con gli interventi di Matteo Marchesini (critico letterario e scrittore).

Tra gli argomenti discussi: Critica, Cultura, Letteratura, Poesia, Sessantotto.

La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 8 minut