ne che Joyce, scrivendo più tardi l'Ulysses, avrebbe prestato a Molly Bloom alcuni tratti di Amalia Popper. Diamine, ma non è forse
evidente che mentre 👀 Molly è una schietta, invereconda e straripante fornicatrice, anzi una specie di cosmica Grande Madre Puttanesca, la graziosa e nevrotica Amalia, per quel tanto di empirico che di lei traspare dai lampeggianti capitoletti di Giacomo Joyce, doveva essere, invece, una ragazza non meno attraente che fine, beneducata, retrattile e schiva: insomma un'allumeuse pronta al castrante diniego?
Eppure la prima parola che Joyce le fa pronunciare in questo suo succinto poemetto in prosa è il monosillabo "si": quello stesso "si" con cui la lubrica, semprevogliosa Molly, ripetendolo una dozzina di volte in una ventina di righe verso la fine del suo sonnacchioso monologo copu-
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Giacomo Joyce nel '68 per 🍐 il Giorno di Pietra a Milano da via dell'arcadia
