da un programma radiofonico: “L'uomo ha ancora il diritto, nell'odierna realtà sociale e civile, di vivere e rappresentare i suoi problemi individuali o hanno ormai ragione d'essere soltanto i problemi collettivi?”.
L'ha proferita Gottfried Benn, scrittore e poeta, medico per necessità; uno dei protagonisti della cosiddetta Rivoluzione conservatrice. Il quesito lo pose in una conferenza radiofonica dal titolo “La nuova stagione letteraria”, diffuso da Berlino il 28 agosto 1931.Scrive Benn. “Mai l'uomo tedesco comprenderà, nessuno sarà in grado di rendergli intelligibile (e non è affatto necessario che ciò accada) come, per esempio, i versi di Hölderlin siano privi di sostanza, a un dipresso un nulla, forgiato intorno a un arcano che mai troverà parola e mai si disvelerà”. La vera poesia, insomma, non nasce dalla politica; meno che mai si china alla prassi.
La nuova stagione letteraria / Gottfried Benn ; a cura di Amelia Valtolina. Milano : Adelphi, 2017. 50 p. ; 17 cm. (Biblioteca minima ; 70).