venerdì 17 giugno 2011

[Morse] Gli enigmi di Morse

[Colin Dexter,The remorsefull day 1999 (Sipario per l'ispettore Morse, Mauro Boncompagni, 2000) pag 110]

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pava senza ricorrere, almeno in modeste quantità, al suo fedele Glenfiddich.
Diversi eventi chiave sembravano ormai ragionevolmente appurati. Paddy Flynn era stato pugnalato a morte verso mezzogiorno del precedente venerdi; Harry Repp era morto in modo molto simile circa due o tre ore dopo. Con tutta probabilità, Flynn era deceduto sul colpo. Repp, invece, aveva incontrato una morte più lenta, ed era deceduto quasi certamente per l’emorragia, Doveva essere già privo di vita quando qualcuno, da qualche parte, aveva infilato il cadavere nel bagagliaio della macchina. Niente segni di armi; solo sangue sangue sangue, E, naturalmente una enorme quantità di impronte.
Eppure, a dispetto di tante piste potenzialmentc pio. mettenti, Morse (proprio come la dottoressa Hobson) nutriva dubbi sul loro effettivo valore, Per il momento, comunque, si trattava solo di attendere.
E adesso l’ispettore era proprio in attesa.

Il giorno prima, domenica, Morse si era reso conto che avrebhe dovuto tenere una registrazione più accurata dei suoi livelli di zucchero nel sangue per il mese precedente. Una delle rilevazioni effettuate quel giorno era molto più alta dei valori normali per le persone non affette da diabete. Estrapolando i dati alla rovescia e deducendo una serie di valori ragionevoli per i sei giorni precedenti, Morse si era annotato il tatto, e adesso aspettava che lo chiamassero.
Signor Morse?
La brunetta attraente in camice bianco lo Fece entrare in un ambulatorio. Il suo nome era scritto a caratteri neri su tina targhetta bianca accanto alla porta: DR. SARAH HARRISON
Credo che conoscesse mia madre, vero? disse la donna mentre apriva una cartelhina.
Morse annuì, ma non fece nessun commento,
Un quarto d’ora dopo, la parte medica della faccenda era terminata. Morse non aveva tentato di bluffare. Si

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Intro. La lettrice [*] , che ho incontrato errando con compare google, ha ragione, ma soltanto suo modo, come al solito. Si concentra sulla narrazione e si perde tutto il globale ch'è nel libro: innanzitutto Morse, proprio lui. Poi, Oxford, e l'Università, i pub, le varie mappe che l'ispettore sovrappone senza soluzione di continuità sul quadro generale, rasterizzando, numerizzando: tutto a parole, of course. Soprattutto si perde l'enigmistica a ruota libera.E la navigazione nel testo.

La lettura olistica
Io la alterno, come al solito, come faccio con tutti i romances, con la risoluzione dei misteri della settimana (Enigmistica): Incroci obbligati e Ricerca di parole crociate, of course, nelle ultime pagine - dopo aver scorso il film delle gag comiche, cercando quelle in cui trovo i miei personaggi preferiti, sempre gli stessi.  Entro ed esco da Morse, dalle sue giornate, e rientro nelle mie lasciando che le parole si dispongano nel modo giusto in base agli incroci, sfuggendo così alla sequela narrativa, al romance, (all'affabulazzzioone nauseante degli scritti), ma sempre in ammollo nelle parole, alla ricerca del senso, ma con gli antidoti giusti della casualità del gratuito del collage e dello zapping nella nuvola dei miei saperi condivisibili con gli autori.
Autori di enigmistica, di racconti, di scene crude disegnate etc.

Ebbene: dovete sapere che Morse è un enigmista tenace, non a caso (ed il suo autore è un campione, Dexter, dell'arte) e che quel procedimento tipico che irrita la sua simpatica lettrice [*] è proprio ciò che permette di risolvere e procedere negli incroci e nella ricerca di parole assennate nel quadro enigmistico della Settimana!

La pratica dell'errore e dell'azzardo (il problem solving dell'enigma)
Formulare ipotesi di soluzione azzardate, difficili anche da tenere a mente, con grande uso della gomma, sposata ad una matita morbida che lasci lievi tracce, questo s'impara in questo esercizio. S'impara a leggere tra le righe, nella mente stessa dell'autore (di enigmi) : una combinatoria forsennata, un'indagine forsennata, a tutto campo. Gli indizi sono definiti tutti e dati alla rinfusa (dati senza database), questo sì, nelle Parole Crociate; ma anche nel racconto giallo, man mano, la ricerca di indizi e di incroci tra di essi...



Non prove esige dall'attore  / Ma una completa autentica rovina
(Pa
sternak, "Ah s'avessi presagito / quando mi avventuravo nel debutto / che le righe con il sangue uccidono")
Morse beve molto, per carburarsi, dice, procede nella sua vita disordinata, tra musica colta e testi nobili tenuti a mente. Morse bara spudoratamente, scrocca al pub, mentre procede nell'elaborazione; usa anche lui la gomma con disinvolta protervia per ripullire il quadro e ricominciare con altre disposizioni, combinazioni, permutando e cancellando. Altro giro, altra birra, altra musica.
Proprio ieri di botto, Morse va all'ospedale, ed io avrei dovuto averlo pensato, gli diagnosticano un'irreversibile diabete galoppante. Il fatto è che Maigret beve da sempre come una spugna e se la cava, forse perchè Simenon in fondo è uno che dal medico non ci va e così risolve; Maigret ci va da Pardon il dottore, ma la sua autodistruzione alcolica non viene rilevata! Mentre in Morse...



1999, Sipario per l'ispettore Morse (The Remorseful Day), stampato nel 2000 nella collana Il Giallo Mondadori con il numero 2708.