opposti, quale terreno aveva occupato Dewey? Il gran pubblico - consumatore delle sue tesi - non richiedeva che lui occupasse alcun terreno. Bastava che badasse a parlare. Lui viveva (sebbene Corde dubitasse che una simile tensione potesse chiamarsi vita) in una sorta di mondo incantato — a contatto con i grandi avvenimenti — e di là comunicava le sue opinioni, da molti ritenute serie e responsabili, sui principali sviluppi della storia. Corde in questo ci vedeva qualcosa di falso e grottesco. Era solo "una moderna coscienza pubblica". Non v’era, dentro, una vera esperienza, non ve n’era affatto. Le forme in cui l’esperienza avveniva eran corrotte. Quindi Corde si chiedeva: "Che senso avreb-
be questa magnifica amicizia, fra due vecchi ragazzi di Chicago, se l’aggiornassimo". La risposta era che avrebbe somigliato al
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SAUL BELLOW IL DICEMBRE DEL PROFESSOR CORDE RIZZOLI ed