martedì 14 febbraio 2012

Matematica Come Scoperta

http://matematica-old.unibocconi.it/prodi/prodi.htm
http://orazioconverso.blogspot.com/2009/09/giovanni-prodi.html A. Di Libero è docente di Matematica e Fisica presso il Liceo Scientifico "Vittorio Veneto" di Milano. Ha insegnato in scuole sperimentali e collabora con diverse case editrici.

Intervista a Giovanni Prodi
di Amerigo Di Libero

Nel marzo del 2002, sulle pagine di "Lettera Matematica PRISTEM", mi rammaricavo che fosse stato messo fuori catalogo il libro di testo di Giovanni Prodi Matematica come scoperta (Firenze 1975-1981-1982). Quale gradita sorpresa quindi ricevere nella primavera scorsa il nuovo testo Scoprire la Matematica ( per i tipi della "Ghisetti e Corvi" ) scritto da Giovanni Prodi, in collaborazione con A. Bastianoni, D. Foà, L. Mannucci, M.T. Sainati, N.Tani.

Non si tratta di una semplice riedizione della Scoperta. Per questo motivo e per l'importanza che quella edizione ha avuto per la didattica della Matematica, ci è parso giusto sentire l'autore e allargare il discorso sulle prospettive e le difficoltà dell'insegnamento.


Sono passati quasi trent'anni dalla prima edizione di Matematica come scoperta (McS). Oggi ci sono insegnanti di Matematica che allora non erano ancora nati e che, per come sono andate le cose, non hanno avuto la possibilità di leggerla. In questi giorni sta uscendo una "filiazione" di quel testo; ce ne può tracciare le caratteristiche, gli elementi di continuità e quelli di evoluzione?

Penso che, arrivati ad una certa età, si abbia il dovere di "fare il punto", distinguendo ciò che è stato raggiunto da ciò che rimane una meta ancora lontana. Certamente occorre una bella cocciutaggine per ritentare imprese fallite, ma la cocciutaggine fa parte dell'habitus del matematico. Qualche anno fa, sollecitato da vari docenti che adottavano con convinzione McS, ho accettato di ripensare con loro una riedizione del progetto. Si è formato così un gruppo misto Scuola secondaria-Università con l'intento di riscrivere l'opera per non disperdere un patrimonio di idee ed esperienze che si era formato.
Il beneficio di questa collaborazione è stato duplice: il contributo degli insegnanti secondari è stato particolarmente importante per la scelta del linguaggio (di più facile accesso alla Matematica per l'allievo) e per l'arricchimento degli esercizi; d'altra parte è stato utile, per la formazione di un insegnante, lavorare a un progetto comune con docenti universitari.
Quali elementi di continuità fra McS e Scoprire la Matematica? Il nuovo titolo dell'opera vuole riaffermare la validità dell'impostazione di allora; in particolare:

* la validità dell'insegnamento per problemi;
* l'importanza di un'ossatura teorica che colleghi i vari temi e faccia sperimentare la bellezza e l'unità della Matematica;
* l'uso di un linguaggio espressivo e rigoroso.

Quali le novità della nuova edizione? Alcune sono formali: l'opera si presenta come una collana di volumetti, che consente all'insegnante una maggiore libertà nel programmare un suo itinerario. Fra i vari fascicoli esistono numerose connessioni, ma sono organizzati in modo da essere abbastanza indipendenti l'uno dall'altro e da consentire percorsi diversi in relazione al tipo di scuola in cui ci si trova. Per esempio, per la geometria delle trasformazioni, in un percorso scolastico più semplice, si potrà utilizzare Matematica per cominciare che fa leva più sull'operatività e sull'intuizione; in un percorso più esigente, si potrà affrontare anche la Geometria del piano, più completa dal punto di vista razionale.
Si è cercato di ovviare ad uno dei difetti riscontrati da numerosi insegnanti in McS, cioè la scarsità degli esercizi ordinari (scelta fatta a suo tempo come reazione alle batterie di esercizi addestrativi di molti testi scolastici). Nel nuovo testo gli esercizi sono più numerosi e variati, ma rimane l'indicazione di usarne solo la quantità utile per aumentare la comprensione, non per creare negli alunni comportamenti meccanici o riflessi condizionati.
Sono già usciti i sei volumi del biennio e usciranno presto anche quelli del triennio. Fra i primi, due hanno carattere di novità rispetto all'opera precedente: Matematica per cominciare e Amico calcolatore.

Tra i sei volumi che costituiscono il testo quello che mi ha interessato di più è Matematica per cominciare. A mio parere, è il più nuovo e al tempo stesso il più fedele allo spirito di M.c.s. In particolare il capitolo su Matematica e realtà sembra indicare con decisione una strada fin qui solo accennata, in modo isolato e spesso disorganico, in molte esperienze di didattica.