http://matematica-old.unibocconi.it/prodi/prodi.htm
http://orazioconverso.blogspot.com/2009/09/giovanni-prodi.html A. Di Libero è docente di Matematica e Fisica presso il
Liceo Scientifico "Vittorio Veneto" di Milano. Ha insegnato in scuole
sperimentali e collabora con diverse case editrici.
Intervista a Giovanni Prodi
di Amerigo Di Libero
Nel
marzo del 2002, sulle pagine di "Lettera Matematica PRISTEM", mi
rammaricavo che fosse stato messo fuori catalogo il libro di testo di
Giovanni Prodi Matematica come scoperta (Firenze 1975-1981-1982). Quale
gradita sorpresa quindi ricevere nella primavera scorsa il nuovo testo
Scoprire la Matematica ( per i tipi della "Ghisetti e Corvi" ) scritto
da Giovanni Prodi, in collaborazione con A. Bastianoni, D. Foà, L.
Mannucci, M.T. Sainati, N.Tani.
Non si tratta di una
semplice riedizione della Scoperta. Per questo motivo e per l'importanza
che quella edizione ha avuto per la didattica della Matematica, ci è
parso giusto sentire l'autore e allargare il discorso sulle prospettive e
le difficoltà dell'insegnamento.
Sono
passati quasi trent'anni dalla prima edizione di Matematica come
scoperta (McS). Oggi ci sono insegnanti di Matematica che allora non
erano ancora nati e che, per come sono andate le cose, non hanno avuto
la possibilità di leggerla. In questi giorni sta uscendo una
"filiazione" di quel testo; ce ne può tracciare le caratteristiche, gli
elementi di continuità e quelli di evoluzione?
Penso
che, arrivati ad una certa età, si abbia il dovere di "fare il punto",
distinguendo ciò che è stato raggiunto da ciò che rimane una meta ancora
lontana. Certamente occorre una bella cocciutaggine per ritentare
imprese fallite, ma la cocciutaggine fa parte dell'habitus del
matematico. Qualche anno fa, sollecitato da vari docenti che adottavano
con convinzione McS, ho accettato di ripensare con loro una riedizione
del progetto. Si è formato così un gruppo misto Scuola
secondaria-Università con l'intento di riscrivere l'opera per non
disperdere un patrimonio di idee ed esperienze che si era formato.
Il
beneficio di questa collaborazione è stato duplice: il contributo degli
insegnanti secondari è stato particolarmente importante per la scelta
del linguaggio (di più facile accesso alla Matematica per l'allievo) e
per l'arricchimento degli esercizi; d'altra parte è stato utile, per la
formazione di un insegnante, lavorare a un progetto comune con docenti
universitari.
Quali elementi di continuità fra McS e Scoprire la
Matematica? Il nuovo titolo dell'opera vuole riaffermare la validità
dell'impostazione di allora; in particolare:
* la validità dell'insegnamento per problemi;
* l'importanza di un'ossatura teorica che colleghi i vari temi e faccia sperimentare la bellezza e l'unità della Matematica;
* l'uso di un linguaggio espressivo e rigoroso.
Quali
le novità della nuova edizione? Alcune sono formali: l'opera si
presenta come una collana di volumetti, che consente all'insegnante una
maggiore libertà nel programmare un suo itinerario. Fra i vari fascicoli
esistono numerose connessioni, ma sono organizzati in modo da essere
abbastanza indipendenti l'uno dall'altro e da consentire percorsi
diversi in relazione al tipo di scuola in cui ci si trova. Per esempio,
per la geometria delle trasformazioni, in un percorso scolastico più
semplice, si potrà utilizzare Matematica per cominciare che fa leva più
sull'operatività e sull'intuizione; in un percorso più esigente, si
potrà affrontare anche la Geometria del piano, più completa dal punto di
vista razionale.
Si è cercato di ovviare ad uno dei difetti
riscontrati da numerosi insegnanti in McS, cioè la scarsità degli
esercizi ordinari (scelta fatta a suo tempo come reazione alle batterie
di esercizi addestrativi di molti testi scolastici). Nel nuovo testo gli
esercizi sono più numerosi e variati, ma rimane l'indicazione di usarne
solo la quantità utile per aumentare la comprensione, non per creare
negli alunni comportamenti meccanici o riflessi condizionati.
Sono
già usciti i sei volumi del biennio e usciranno presto anche quelli del
triennio. Fra i primi, due hanno carattere di novità rispetto all'opera
precedente: Matematica per cominciare e Amico calcolatore.
Tra
i sei volumi che costituiscono il testo quello che mi ha interessato di
più è Matematica per cominciare. A mio parere, è il più nuovo e al
tempo stesso il più fedele allo spirito di M.c.s. In particolare il
capitolo su Matematica e realtà sembra indicare con decisione una strada
fin qui solo accennata, in modo isolato e spesso disorganico, in molte
esperienze di didattica.