non si nega alla cretineria apocalittica dell’operetta o al picaresco
demente del film muto (..) le randellate e le fughe rovinose, le “torte
in faccia” e i doppisensi osceni invadono la pagina: la degradazione di
ogni altezza è continua, l’astrazione finisce a testa sotto, e il
sublime viene palpeggiato sotto le gonne: in Ferdydurke, proprio come in
una comica del muto,.(..)