sabato 6 agosto 2011

CANTO DEL CAPRAIO

Qui giaccio, malato nelle viscere -
Le cimici mi divorano. E da lassù
Ancora luce e chiasso:
Lo sento, ballano.
Verso quest'ora ella intendeva
Venire di soppiatto qui da me:
Aspetto come un cane-
Non giunge segno!
fece la croce quando lo promise!
Come potè mentire?
O corre dietro a chiunque,
Come le mie capre?
Da dove viene la sua gonna di seta?-
Ebbene, mia superba?
Vivono ancora arieti
In questo bosco?
Come rende accigliati e velenosi
L'attesa innamorata!
Cresce in tal modo, nella notte afosa,
Il fungo avvelenato nel giardino.
L'amore mi consuma
Come sette malanni -
Quasi non ho più voglia di mangiare,
Addio, cipolle!
La luna cala già sul mare,
Le stelle, tutte, sono stanche,
Il giorno, grigio, sopraggiunge-
Come vorrei morire. 

[stand]