domenica 10 luglio 2011

RISCRIVERE SU ALTRI TESTI, DA ALTRI TESTI.

RISCRIVERE SU ALTRI TESTI, DA ALTRI TESTI.
è grande il disegno!

Non sono in accordo per niente.
La scrittura non è mai immediatezza. Scrivere è sempre riscrivere. (-) Ancora come direbbe un amico francese non c'è mai stata una scrittura che sia stata originariamente prima.

E' un illusione, praticata anche qui su Mondoailati, quella di pensare che ci sia un flusso immediato. E malattia ancora maggiore: questa idea della immediatezza, di poter scrivere il sentire immediato, quel qualcosa che "è come se fosse nostro ma libero dal pensiero razionale e quindi direttamente (immediatamente) legato al nostro essere" è una pratica di deresponsabilizzazione della scrittura: la scrittura come sentire diffuso e mai davvero sentito. Allo stesso livello logico del: "Fai come se non ci fossi" oppure del "cerca di essere te stesso".

Potresti, sotto questo punto di vista fare una differenziazione tra il primo post di un forum compreso il titolo e i post successivi considerati come commenti al primo post e al titolo.

Ritorniamo così però di nuovo alla questione della primogenitura, che si lega anche al fatto che c'è una struttura di discorso che è già presente e su cui noi esordiamo in modo innovativo ma senza innovare del tutto. Un po' come la presa di parola in un dialogo: colui che apre la discussione, la apre non per la prima volta, ma già si innesta su conoscenze precedenti, su cose già dette, senza mai avere un DATO che sia originario e primario senza mai essere stato NUOVO. In questo modo il primo post non è mai stato il primo post e la scrittura non è mai stata presente solo allo scrittore.

Rispetto al refuso allora dobbiamo dire che esiste in riferimento a una pratica e ad una struttura che sia quella corretta.
Ho una forma di riferimento: il "come si scrive la parola CASA?" delle maestranze (maestre severe che bacchettavano i bambini). 'Casa' si scrive tracciando prima la 'c', poi la 'a', inseguito la 's' e infine di nuovo la 'a'. Il refuso esiste rispetto a questo tipo di struttura. Un refuso senza riferimento “corretto” non è un refuso. Quindi una forma corretta di già è una forma che già esclude un’altra forma, ciò che non è.

In questo senso affermare che non è corretto correggere un refuso perché i refuso ha già un modo corretto di essere ricade nell’idea che ci sia una immediatezza del pensiero e che la scrittura sia puro mezzo di espressione.