martedì 12 luglio 2011

156 Puzzle

Erano domande cui non era possibile rispondere...

te. Aveva visto qualcosa? O qualcuno? Per questo aveva detto tutte quelle menzogne? Dopo aver appreso che Quinn era allo Studio 2, aveva detto un’altra bugia, e... Oh, Cristo! In quale caos era la sua mente! Le immagini danzavano nel suo cervello, le facce svanivano e cambiavano, e scomparivano di nuovo...
«A cosa sta pensando, ispettore.»
-«Mm? Oh, mi dispiace. Sognavo a occhi aperti.»
«Sognava me?»
«Tra gli altri.»
Sul tavolo accanto al letto c’era una copia del Times, piegata alla pagina del cruciverba: ma erano scritte solo tre o quattro parole nel diagramma, e Morse se ne meravigliò. E si chiese se Monica sapesse dove erano situate le Isole di Langerhans... Beh, se non lo avesse saputo, l’infermiera avrebbe potuto facilmente... Un momento! Gli occhi grigi di Morse splendettero per l’eccitazione mentre nella sua memoria riaffioravaoo le migliaia di domande che gli erano state rivolte nel corso degli anni. In quale mare sono le Isole di Langerhans? Quando fu assassinato George Washington? Chi era Kansas-Nebraska Bill? In quale anno R.A. Butler diventò primo ministro? Chi compose il Trout Quartet? Con quale nome era conosciuto il Principe Nero quando divenne Re? Le domande non erano tutte domande vere. G. Washington non era stato assassinato, e K.N. Bill non era nessuno. Lo stesso per le altre. Erano domande cui non era possibile rispondere. Morse era quasi diventato matto per cercare di scoprire chi era stato allo Studio 2, quando c’era stato, e per quale motivo. Ma se fossero state domande false? Ogni cosa era stata disposta per indurlo a credere che Quinn, Ogleby, Martin e Monica Height si fossero recati in quel cinema. Qualcuno di loro, o forse tutti loro, volevano che lui se ne convincesse, E lui aveva attraversato a tentoni il cinema buio, inciampando come un cieco, e tentando ‘che sciocco!’ di vedere chi ci fosse seduto. ‘Ma forse non c’era nessuno, Morse. Nessuno!’
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