che (...) La grande potenza degli ideogrami, dei diagrammi, delle carte e degli schemi (...) e la facilità di produrli e riprodurli tecnologicamente (...) quello che Hegel, appassionato difensore della scrittura alfabetica contro gli ideogrammi e i geroglifici, condannava come "un leggere sordo e uno scrivere muto" diviene una enorme risorsa nella società multiliculturale che costituirà il nostro futuro.
(Maurizio Ferraris 14 maggio 2011)
Lawrence Ferlinghetti on Internet
Mah. Ferraris sembra ignorare che la parola e la sua scrittura alfabetica sono la stella polare della società attuale, e a venire; che la lingua di comunicazione è l'inglese, international english; che l'articolazione delle rappresentazioni linguistiche, a schermo e sottotraccia, è basata su una lingua necessariamente universale, il software [vera e propria sala macchine della contemporaneità]: la rozzezza spiccia iconografica che Ferraris invoca è solo un'increspatura del grande mare digitale globale che innerva il Mondo, orientato dalle tecnoscienze verso la stella polare dell'individualità che pensa parole.