Punto primo: digitare un problema in un motore di ricerca, vedere se qualcun altro l’ha già risolto.
Punto secondo: scrivere del problema nel proprio blog e studiare il rizoma dei commenti.
Punto terzo: sintetizzare il problema in centoqu
Punto secondo: scrivere del problema nel proprio blog e studiare il rizoma dei commenti.
Punto terzo: sintetizzare il problema in centoqu
aranta caratteri e metterlo su Twitter, vedendo se si riesce a ridurlo in quelle dimensioni e se ci sono delle risposte.
Punto quarto: liberare il problema come “open source”, fornire alcune istruzioni operative che diano conto dello stato della ricerca e vedere se la comunità riesce a farla progredire.
Punto quinto:- aprire un social network intitolandolo al problema e vedere se qualcuno gli si aggrega attorno.
Punto sesto – fare un video del problema, caricarlo su Youtube, vedere se si viralizza e se qualche convergenza dei media si aggrega intorno al problema.
Punto settimo: creare una “design fiction” fingendo che il problema sia già stato risolto. Creare alcuni gadget, applicazioni o prodotti che abbiano qualche attinenza con il problema e vedere se qualcuno li costruisce.
Punto ottavo: accentuare o complicare il problema con tattiche multimediali interventiste.
Nono e ultimo punto: trovare qualche bella illustrazione nella raccolta di Flickr Looking into thePast.
(Se a questo punto non si è colto ciò che intendo per atemporalità allora non posso essere d’aiuto.)
[Atemporalità per l’artista creativo
Bruce Sterling]
Punto quarto: liberare il problema come “open source”, fornire alcune istruzioni operative che diano conto dello stato della ricerca e vedere se la comunità riesce a farla progredire.
Punto quinto:- aprire un social network intitolandolo al problema e vedere se qualcuno gli si aggrega attorno.
Punto sesto – fare un video del problema, caricarlo su Youtube, vedere se si viralizza e se qualche convergenza dei media si aggrega intorno al problema.
Punto settimo: creare una “design fiction” fingendo che il problema sia già stato risolto. Creare alcuni gadget, applicazioni o prodotti che abbiano qualche attinenza con il problema e vedere se qualcuno li costruisce.
Punto ottavo: accentuare o complicare il problema con tattiche multimediali interventiste.
Nono e ultimo punto: trovare qualche bella illustrazione nella raccolta di Flickr Looking into thePast.
(Se a questo punto non si è colto ciò che intendo per atemporalità allora non posso essere d’aiuto.)
[Atemporalità per l’artista creativo
Bruce Sterling]