lunedì 23 gennaio 2012

Una macchina per scrivere poesie



la sedia di elio
[Quando leggiamo, siamo noi che osserviamo i libri e abbiamo la situazione sotto controllo. Ma quando guardiamo la televisione, è lo scanner della TV che ci “legge”. Le nostre retine sono l’oggetto diretto del raggio elettronico. Quando sguardo e scanner si incontrano, creando un contatto fra uomo e macchina, l’occhio della macchina è più potente. Per questo Videor è dimessa e minore; i suoi poeti non stanno mai in televsione, dimenticano con naturalezza il mezzo]

il ciclope

L_amore che -

domenica 22 gennaio 2012

Tauchen mußt du können

Tauchen mußt du können, mußt du lernen Devi saperti immergere, devi imparare


//
Halten, Harren, sich gewähren
Dunkeln, Altern, Aprèslude.

durare, aspettare, concedersi,
oscurarsi, invecchiare, aprèslude.




mercoledì 18 gennaio 2012

La rivoluzione scientifica


III

Avevo poco fa accennato ad una distinzione tra la rivo-
luzione industriale e la rivoluzione scientifica. La distinzio-
ne non è ben netta, ma è utile, e devo cercare di precisarla
ora. Per rivoluzione industriale intendo l’uso graduale del-
le macchine, l’occupazione di uomini e donne nelle fabbri-
che, la trasformazione che si è avuta in questo paese di una
popolazione costituita in gran parte di lavoratori agricoli in
una popolazione prevalentemente occupata nella produ-
zione, in fabbrica, e nella distribuzione dei prodotti fabbricati. 
Questo cambiamento, come ho detto, ci capito addosso senza che ce ne accorgessimo, senza che gli accademici lo prendessero in considerazione, odiato dai Luddisti, sia dai Luddisti pratici che dai Luddisti intellettuali.
Esso è connesso, cosi mi pare, con molti degli atteggiamenti nei
riguardi della scienza e dell’estetica, che si sono fossilizzati
tra di noi. Lo si può datare, grosso modo, tra la metà del
XVIII secolo e l’inizio del XX. Da esso si produsse un nuovo
mutamento, strettamente collegato col primo, ma molto
più profondamente scientifico, molto più rapido, e proba-
bilmente molto più prodigioso nei suoi risultati. Questo
mutamento deriva dall’applicazione della scienza vera e
propria all’industria: non più alternanza di successi e falli-
menti, non più le idee di strani inventori, ma autentica
materia scientifica.
Assegnare una data a questo secondo mutamento e in
gran parte questione di gusto. Alcuni preferirebbero risa-
lire alle prime industrie chirniche o meccaniche sviluppate-
si su larga scala, all’incirca sessant’anni fa. Per parte mia, lo
collocherei molto piu avanti, non prima di trenta o qua-
rant’anni fa - e come definizione approssimativa, prende-
rei il tempo in cui si iece per la prima volta impiego indu-

40 Charles P Snow, Le due culture
41 Charles P Snow, Le due culture

striale delle particelle atomiche. Credo che la società im-
dustriale dell’elettromica, dell’energia atomica, dell’auto-
mazione, sia, sotto aspetti fondamemtali, specificamente
differente da qualsiasi tipo di società venuta prima, e che
apporterà mutamenti molto più profondi mel mondo. E'
a questa trasformaziome che, a mio modo di vedere, merita il
nome di rivoluziome sciemtifica.
Questa è la base materiale della mostra vita: o più esat-
tamemte, il plasma sociale del quale facciamo parte. Eppure
non me sappiamo quasi mulla. Ho osservato poco fa che
persome di elevata educaziome appartememti alla cultura
non-sciemtifica  non  sarebbero in grado di affrontare i più
semplici comcetti della scienza pura:  non dovremmo aspet-
tarcelo, ma essi sarebbero ancor memo fortumati com la
scienza applicata. Quamta gente istruita ne sa qualcosa
dell’industria produttiva, di vecchio o nuovo stile? Chiesi
una volta ad uma riuniome di letterati: che cos’è uma mac-
china utensile? ed essi cambiarono discorso. A meno che
uno  non  la comosca, la produziome imdustriale e misteriosa
come uma stregomeria. Oppure premdete i bottomi. Non
somo poi molto complicati: se ne fabbricamo milioni al gior-
no: bisogma essere un Luddista  non  poco accanito per non
pensare che questa è, dopo tutto, un’attività degma di stima.
Ma scommetterei che, fra coloro che hanno ottemuto i voti
piùalti nelle materie artistiche a Cambridge quest’anno,
non uno su dieci sarebbe in grado di fare la più superficiale
analisi dellb'organizzazione umana che tale attività richiede.
Negli Stati Umiti, forse, e più diffusa una superficiale 
conoscenza dell’industria, ma ora sono portato a pensare
che nessun romanziere americamo, a qualsiasi classe appar-
tenga, si aspetti una tale conoscenza nel suo pubblico. Può
solo presupporre, e spessissimo presuppone, uma certa fa-
miliarità com una società pseudofeudale, come il logoro
Vecchio Sud - ma  non  con la società industriale. Di certo
um romanziere inglese  non  potrebhe presupporla.


Gli accademici e la rivoluzione industriale


cultura tradizionale rimase completamente sorda; e gli
scienziati puri, quelli che c’erano, non ascoltarono con
troppa attenzione. La storia, che continua idealmente fino
ai nostri giorni, e raccontata nel libro di Eric Ashby, Tech-
nology and the Academics.
Gli accademici non hanno nulla a che fare con la rivo-
luzione industriale; come Corrie, il vecchio Master del
Jesus College, diceva dei treni che arrivavano a Cambridge
il sabato: "E' egualmente spiacevole per Dio e per me".



Quel poco di attività mentale che vi fu, se ve ne fu alcuna, nell’industria del XIX secolo, fu affidata alle manovelle e ai lavoratori intelligenti. Storici americani della società mi hanno detto che la stessa cosa si verificò anche negli Stati Uniti. La rivoluzione industriale, che cominciò a svilupparsi nella Nuova Inghilterra all’incirca cinquant’anni piu tardi che da noi, a quanto pare albergò in sé ben pochi talenti dotati di una certa cultura, sia allora sia in seguito nel corso del XIX  secolo. Essa dovette arrangiarsi con la guida che uomini tuttofare potevano offrirle - e, naturalmente, a volte con tipi come Henry Ford, dotati di un briciolo di genialità.


La cosa curiosa era che in Germania, negli anni 1830 e
1840, molto prima che cominciasse una seria industrializ-
zazione, era possibile avere una buona educazione univer-
sitaria in scienze applicate, migliore di quanto Inghilterra o
Stati Uniti poterono offrire per un paio di generazioni.
Non che io cominci a capire questo fatto: esso non ha
nessun significato sociale: ma fu cosi. Col risultato che
Ludwig Mond, il figlio di un fornitore di corte, andò a
Heidelberg ad impararvi un po’ di buona chimica applica-
ta. Siemens, un ufficiale prussiano addetto alle segnalazio-
ni, fece all’accademia militare e all’università quelli che, ai
suoi tempi, erano eccellenti corsi di elettrotecnica. Poi
vennero in Inghilterra, non trovarono la minima concor-
renza, vi portarono con sé altri tedeschi istruiti, e fecero

36 Charles P Snow Le due culture

venerdì 6 gennaio 2012

Margi BBS


14  giugno 1993


MARGI ha in cantiere per il 1993
a. la realizzazione, da parte di un gruppi di giovani creativi telematici, (da Agosto 1993 a Dicembre 1994) di un BBS (Bulletin Board System). 
b. uno STAGE-laboratorio per l'organizzazione della rete telematica autogestita dei giovani dei Gal meridionali italiani (settembre 1993). vedi 
c. un numero speciale Margi che passi in rivista "lo stato della comunicazione multimediale con le nuove teenelogie" dei Gruppi Locali Leader (Dicembre, Margi numero 3). vedi 
d. un CONVEGNO sul problema degli spazi realmente disponibili per l'utenza giovanile nelle reti telematiche nazionali ed intemazionali (Settembre, Dipignano, 1993). vedi

Lo STAGE-laboratorio e organizzato d’intesa con i Gal Meridionali che invieranno un
giovane collaboratore nel Potame Busento per una settimana di incontri di lavoro
sulla costruzione della Rete telematica Autogestita aperta a tutti i giovani.
La rivista MARGI produrrà questa estate per conto del Gal Potame Busento un
BBS (Bulletin Board System) realizzato integralmente da un guppo di giovani
creativi telematici. Autogestito e aperto a tutti, in tal modo vuole proporre la
creazione di una rete di piccole BBS costruite dai giovani e usate dai giovani. Il
software diffuso come "pubblico dominio" e la disseminazione dei nodi nei territori
dei Gal italiani ed europei, e a parere dei giovani produttori il modo più semplice per
rendere poco costosi i collegamenti da parte degli utenti.


Il Gal Potame Busento, con l'iniziativa della Margi-BBS, vuole dare ai giovani spazio
di gestire i loro contatti e le loro comunicazioni al riparo dall'invadenza pedagogica e spesso patemalistica degli adulti. La creazione di tante BBS-fan Magazine sara un segnale lanciato da Leader dalle zone rurali alla cultura metropolitana, trasmettendo con il dinamismo impaziente dei giovani.
L'esigenza piu generale che essi additano é di creare accanto alle grandi e costose
"autostrade telematiche" un reticolo spontaneo di forme capillari di informazione e
comunicazione che nutrano il tessuto stesso della organizzazione democratica del
mercato dell'informazione.
 
* Convideo è un progetto PotameBusento della durata di 3-6 anni che vuole fornire momenti di incontri a professionisti che utilizzano il video e, più in generale, strumenti multimediali, telematici, digitali all'interno del loro lavoro (in camera operatoria, in processi di  riabilitazione fisica, nella preparazione sportiva, nella documentazione, nella comunicazione aziendale, nella ricerca, ecc). Organizza laboratori, work shop, mostre dei loro lavori, con il duplice obbiettivo di favorire il confronto delle esperienze nell'uso di nuove tecnologie e di causare l’incontro di ambiti fatalmente separati per l‘alta specializzazione delle professioni. 
Convideo è cosi una iniziativa originale che si colloca nel momento in cui inizia l'uso di massa, ad alto livello, delle videotecnologie, oltre l'ambito specifico dell’industria televisiva e ben al di la della pratica amatoriale.



* Margi, segnali rurali perscmalizzati, rivista multimediale su vari supporti del Potame Busento.- MARGI del Potame Busento via XXV Aprile 34 87045 Dipignano (CS)