sabato 1 gennaio 2011

una cosa pazza, umiliata

Dalle prassi comunicative della performace può² scaturire lo sforzo etico di generalizzare l'esperienza vaga del mondo perverso reso furioso dalla percezione� che scaturisce dalla lettura dei media. In che modo è possibile oggi concepire il divenire furioso della specie umana? L'immiserimento dell' immaginario rende l'esistenza una cosa pazza, umiliata, offesa nella sua parte più¹ istintuale e creativa. (..) Divenire una cosa pazza significa subire una privazione di mondo che l'effetto della catalogazione tende a celare: lo smarrimento di una capacità di progettare ed immaginare proprio all'interno della trasformazione.2, 

Tiziana Villani dall'intuizione di Giordano Bruno accetta di compromettersi nei media con le tensioni contraddittorie del sentire umano per tentare sempre di dire proprio le cose come stanno anche occupati in cose che non ci riguardano minimamente.


[DA COSENZA AD AMANTEA: Km 49.4, seguendo la Statale 278 di Potame, tortuosa e con varie pendenze, di notevole interesse per i boschi e per le vedute sui selvaggi valloni e verso il mare. Si esce da Cosenza a Ovest e si risale per un tratto la riva sinistra del Busento..]