Non puoi farci niente, statisticamente parlando. Puoi però fare qualcosa perché quegli sgradevoli incidenti non capitino proprio a te. Vuoi che la televisione - altro mezzo di trasporto - ti porti il mondo in casa, comodamente? Vuoi girovagare da padrone con il telecomando? Allora devi accettare alcuni aspetti negativi, mutilanti della televisione. Sono difetti strutturali, non eliminabili.
La televisione costruisce una grossa (persino grossolana) illusione ottica: ti presenta un mondo fatto di facce e di facciate, di «immagini». Ti fa credere che è tutto lì. Ti fa dimenticare che dietro quelle facce, quelle facciate c'è un altro universo. Che lei, la televisione, non ha modo di esplorare.
Non puoi farci nulla, in generale. Puoi però fare qualcosa perché questo effetto negativo non devasti proprio la tua vita. La frequenta-
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zione della televisione che non è di per sé peccaminosa - deve andare di pari passo con la frequentazione quotidiana, appassionata-della letteratura. Che-lei si sa penetrare in quel- l'altro universo: segreto, doppio. Al quale il televisore non ha accesso.
Tutto qui. Non è molto, me ne rendo conto. Sempre meglio, comunque, che ripetere o ascoltare le stesse polverose, ripetitive, generiche accuse convenzionali al televisore che ci rende (ci renderebbe) più violenti, più incolti, più passionali, più indifferenti.
Ma non sono le stesse accuse rivolte al Cinema, quando fu inventato; alla Stampa, quando fu inventata; a tutti i mezzi di comunicazione e di trasporto, quando furono inventati? Dio, che noia. E che presunzione, da parte nostra.
«Les autres, gli altri si comincia a sospettare - sono più interessanti di noi. Accendiamo la televisione. Vediamo un po' che cosa stanno facendo.