Nel 1951 sposò Laura Fasciani e dal loro matrimonio nacquero i figli Nicoletta e Luca. Scriveva, nel frattempo, su La Parrucca, la rivista di Alessandro Mossotti diffusa tra Pavia e Milano tra il 1953 e il 1965, nella quale si formarono molti dei giovani che sarebbero diventati presto i protagonisti del mondo culturale degli anni Sessanta. Fra questi Alberto Arbasino, Leo Paolazzi (Antonio Porta) e Nanni Balestrini che coinvolse quasi subito Luciano Anceschi, suo professore di filosofia al liceo. In questa rivista, Giuliani nel 1955 pubblicò, fra l’altro, un articolo Sui saggi letterari di Ezra Pound, la poesia Compleanno, nonché Immagini e maniere. Saggio su L. Anceschi e la linea lombarda.
http://www.treccani.it/enciclopedia/alfredo-giuliani_(Dizionario-Biografico)/
giovedì 28 settembre 2017
del pensiero o espressione creativa
è da considerarsi libero non solo lo scatto in sé, ma anche la divulgazione delle immagini di beni bibliografici e archivistici, con qualsiasi mezzo purché esse siano state legittimamente acquisite e la loro diffusione non obbedisca a finalità lucrative (ad esempio attraverso i canali del web o opuscoli a stampa non commerciali). L’utilizzo delle immagini non è più rigidamente circoscritto alle “ragioni di studio” o “personali”, come avveniva sinora per gli scatti autorizzati con mezzo proprio, ma si estende a ogni “libera manifestazione del pensiero o espressione creativa” e a ogni attività di “promozione della conoscenza del patrimonio culturale”, in analogia con quanto la legge già dispone per le altre categorie di beni culturali. [pensiero o espressione]
giovedì 21 settembre 2017
Studenti al mare
"Convè, ma vuoi capirlo che la gente vuole guidata? Vuole che le si dica cosa fare" mi dice il militante di ritorno dal Centro di formazione del partito delle Frattocchie. Mi considera, non a torto, uno con la testa in aria, per questo mi porge un'occasione di inserirmi nei ruoli dei formatori di formatori, cioè quelli che insegnano agli insegnanti come insegnare.
Basaglia è lontano mille miglia, Freinet semplicemente ignorato: basterebbe andare lì vicino da Emma Castelnuovo, ma è troppo complicato: ci sono le masse che aspettano indicazioni. Urge la pratica quotidiana del pastore di anime e di cittadini volenterosi.
E' il 1980 ...
Non mi vergogno di dire che al Corso di Formator di Formatori, esentato dal "servizio", non ressi oltre il primo giorno e ritornai subito nei ranghi. E fu così anche al secondo tentativo, quello sulle cose informatiche: questa volta poche ore, ero un'esagitato, ..forse.
giovedì 31 agosto 2017
l'uso della poesia
mercoledì 30 agosto 2017
Claudine
"Se non dico 'voglio'..." Capita che una
mattina d'autunno sia piena di germogli
dice che non gli piace viaggiare
dice che non gli piace viaggiare
Claude Lévi Strauss il ritorno |
martedì 29 agosto 2017
hérold
Ma dall'Oriente, ma, piano, quale luce erompe da quella finestra? E l'oriente, e Giulietta è il sole! Oh, sorgi bel sole, e uccidi la luna invidiosa che è già malata e pallida di rabbia /
Pedinamento della realtà [Cesare Zavattini (...)] Negli anni successivi portando alle estreme conseguenze la teoria del cinema come "pedinamento della realtà", si dedica ad alcuni film a episodi (...) L’esperimento che nasce da rifiuto di ogni artificio spettacolare non ha tuttavia il successo sperato pur essendo condotto da registi come (...) [Key words, fallito e registi]. Il pedinamento istintivo della realtà con Videor si muove nella direzione opposta al cinema (macchina a spalla, standup, tempi Q.B.), quello di montaggio, ed ogni cinema di confezione tecnica (macchine a volontà, allestimento spettacolare, ritmi incalzanti).
L'estetica è piuttosto quella delle vigilant camera, piuttosto che le videoinstallazioni.
didascalia ] all'ombra
all'ombra della tv in fiore [didascalia]
La scuola perde clienti, gli stalag si svuotano, come all’ultimo giorno di vacanza: **
" il giorno d’estate che la domestica scopriva sembrava altrettanto morto e immemorabile d’una sontuosa e millenaria mummia che la nostra vecchia domestica avesse liberata con cautela da tutte le sue fasce, prima di farla apparire, imbalsamata nella sua veste d’oro".
Forse è venuto il momento di lasciare anche noi questo sogno concentrazionario a fin di bene, naturalmente!
L'insegnante ingenuo ha sempre saputo, ora il re è nudo in tivvù con le facce belle e i piè veloci rampicanti. Impegnato nel "sociale", l'insegnante ostaggio di scuola pubblica, è consapevole che se non vuole semplicemente addestrare, deve mobilitare gli spiriti liberi dei suoi allievi e dei loro referenti parentali, ma il suo spiritualismo di rifugiato deve lasciare il passo alla macchina stritolatrice della formazione di massa senza por tempo in mezzo. Coacervo di spinte "sociali" la scuola pubblica - quasi sempre statale - ora non serve neanche a contenere i ragazzi che non lavorano, capito? In Italia i volponi della politica cinquant'anni orsono mangiarono la foglia e proclamarono il liberi tutti, todos caballeros, venga avanti dottò. Scuole che contengano le ragazze e i ragazzi, letture di contenzione che simulano i letti, già letti, già dette e fatte.
Ma dall'Oriente, ma, piano, quale luce erompe da quella finestra? E l'oriente, e Giulietta è il sole! Oh, sorgi bel sole, e uccidi la luna invidiosa che è già malata e pallida di rabbia, giovani dagli occhi a mandorla o bel tenebrosi a ovest dell'Indo o da dove volete voi, dilagano dalle pianure del nord-est e oltre mare: siamo ben dentro al dominio delle tecniche, nella scuola che boccheggia..
Alla pacata riflessione dei singoli succede la possente macchina compulsiva della conoscenza integrata dei media [le conoscenze, fatte e rifatte non conta, a disposizione s'incontrano esponenzialmente (i media sono digitali, in rete, sociali)]. Le competenze diffuse, la loro elaborazione distribuita, il fondamentale portato del linguaggio elaborato in situ, lo stesso tessuto territoriale collassato dal confluire dei mezzi e dalla molteplicità delle realizzazioni.
Due millenni
Gilberto Corbellini
Per Platone, politica e morale sono due facce della stessa medaglia e il governo giusto è solo quello dei filosofi, che sanno cosa è la giustizia. Aristotele, invece, preferisce discutere la politica come dimensione dell'esperienza sociale indipendente dall'etica. Non tanto perché le forme della virtù siano irrilevanti, ma in quanto, se si ha di mira il bene generale, è disfunzionale decidere una forma di governo partendo da doti etiche personali. Meglio chiedersi sotto quale tipo di legge (costituzione) sarebbe preferibile vivere.
Sono dovuti trascorrere quasi due millenni, ed è occorsa la provocazione di Macchiavelli (ma quale etica, è tutto lecito in politica!), per rendersi conto che i valori della convivenza civile si possono stabilire concordemente, per vie democratiche, attraverso leggi nelle quali tutti si riconoscono e che sono uguali per tutti; piuttosto che lasciarli decidere, i valori, dai politici che di volta in volta per le loro personalità/capacità intercettano i favori popolari.
La selezione naturale non poteva prevedere che per la convivenza civile nelle innaturali società moderne si dovessero inventare lo stato di diritto, il libero mercato, l'epistemologia scientifica, il rispetto degli estranei, i diritti umani, etc. Le sensibilità per questi valori non sono innate, come provano le scienze cognitive. Scaturiscono da processi storico-sociali che hanno manipolato, provvisoriamente, predisposizioni psicologiche individuali polimorfiche, dando luogo a repertori e combinazioni di profili comportamentali, quindi preferenze valoriali e infine..
Per Platone, politica e morale sono due facce della stessa medaglia e il governo giusto è solo quello dei filosofi, che sanno cosa è la giustizia. Aristotele, invece, preferisce discutere la politica come dimensione dell'esperienza sociale indipendente dall'etica. Non tanto perché le forme della virtù siano irrilevanti, ma in quanto, se si ha di mira il bene generale, è disfunzionale decidere una forma di governo partendo da doti etiche personali. Meglio chiedersi sotto quale tipo di legge (costituzione) sarebbe preferibile vivere.
Sono dovuti trascorrere quasi due millenni, ed è occorsa la provocazione di Macchiavelli (ma quale etica, è tutto lecito in politica!), per rendersi conto che i valori della convivenza civile si possono stabilire concordemente, per vie democratiche, attraverso leggi nelle quali tutti si riconoscono e che sono uguali per tutti; piuttosto che lasciarli decidere, i valori, dai politici che di volta in volta per le loro personalità/capacità intercettano i favori popolari.
La selezione naturale non poteva prevedere che per la convivenza civile nelle innaturali società moderne si dovessero inventare lo stato di diritto, il libero mercato, l'epistemologia scientifica, il rispetto degli estranei, i diritti umani, etc. Le sensibilità per questi valori non sono innate, come provano le scienze cognitive. Scaturiscono da processi storico-sociali che hanno manipolato, provvisoriamente, predisposizioni psicologiche individuali polimorfiche, dando luogo a repertori e combinazioni di profili comportamentali, quindi preferenze valoriali e infine..
Palazzinette di Manieri Elia
Gli anni della palazzina, anni cinquanta
Prof. Manieri Elia [ si scrive di un periodo in cui si è vissuto
Prof. Manieri Elia [ si scrive di un periodo in cui si è vissuto
Sullo stretto
..quest’incompiuto, grezzo, straripante, monumentale abbozzo di romanzo» («Times», Supplemento letterario, 19 dicembre 1969).
domenica 27 agosto 2017
Modi di Comunicazione nei progetti
La coazione a proporre il video su Internet ha piu' successo che il contrario (la tv continua a parlare di Internet e se le da' spazio lo fa soltanto se si tratta di 'cose serie' , nonostante questo gap, Modi di Comunicazione nei progetti che propone, le impone in tandem, TV e Internet (il nuovo media sta nella loro reciproca contaminazione). I progetti vengono tagliati della parte che costringe al passaggio sul media tradizionale (radio e tv) e internet da qualche anno si ritrova ad ospitare eventi in diretta senza avere nulla in cambio dalla TV.
Internet esprimersi in tv
Appartiene a quel periodo, anche, la domanda: Ma quanto e' reale il virtuale? Forte di quel sogno segreto e dell'ossessione di fare esprimere Internet finalmente slegata dai lacci naturalmente imposti dagli ingegneri, Modi di Comunicazione, cerca di muovere le pagine web come se fosse televisione e cerca di portare Internet ad esprimersi in tv: ottiene, per la bella, delicata e ricca internet, piccole fasce di palinsesto in televisioni private a diffusione locale e regionale (l'epoca difficile e rivoluzionaria di Loosetv: a televisioni sciolte). Ma, nonostante il tentativo di Loosetv, la tv (le tv) preferiscono 'parlare' di internet piuttosto che invitarla a un serio lavoro di confronto al fine di contaminare i rispettivi sistemi di produzione.
Modi di produzione
Modi di produzione ha il sogno segreto di sottrarre al mondo degli ingegneri il primato di 'scrittori' della rete. E' nata nei giorni pieni di fermento in cui gli esperti di media, di comunicazione, il sottobosco di hacker, sysop, cultori e teorizzatori della rete cercavano di definirla, cristallizarla, metterla a posto, in una nicchia, bloccandole emozionalmente la crescita. Una parte della filosofia politica della rete invitava a 'gettare i cavi' (ad aprire p.o.p) perche' soltanto aumentando il numero (e la qualita') dei nodi della rete ci si sarebbe mossi verso l'obiettivo della democrazia reale data dalla complessita' e dalla proliferazione di voci (pubblicazioni indipendenti). E' di quel periodo il lento (ma velocissimo) germogliare di reti civiche (italiane e internazionali).
quotidiani
attenzione! modi di produzione dei personal media in rete - La coazione a proporre il video su Internet ha piu' successo che il contrario (la tv continua a parlare di Internet e se le da' spazio lo fa soltanto se si tratta di 'cose serie' , nonostante questo gap, Modi di Comunicazione nei progetti che propone, le impone in tandem, TV e Internet (il nuovo media sta nella loro reciproca contaminazione). I progetti vengono tagliati della parte che costringe al passaggio sul media tradizionale (radio e tv) e internet da qualche anno si ritova ad ospitare eventi in diretta senza avere nulla in cambio dalla TV.
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