"Se non dico 'voglio'..." Capita che una mattina d'autunno sia piena di germogli
[intende raccogliere intorno a un programma di lavoro i soggetti (che ad alti livelli di stile) con i quali collabora alla realizzazione di progetti ed eventi da diversi anni]
Videor è la prima rivista di poesia su videocassetta. Diretta da Elio Pagliarani, VIDEOR nasce all'indomani della stagione di letture pubbliche di poesia con l'intento di raccogliere intorno ai suoi promotori le personalità poetiche che, ad alti livelli di stile, riportino con le loro performances la preziosa opacità della scrittura nel mondo della comunicazione e della trasparenza - l'immagine della voce in televisione.
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(primavera del '95) |
L'agenzia e' nata all'alba del giorno in cui sarebbe esplosa Internet nella sua identita' legata al web - forte del linguaggio che le consentiva di proporsi al pubblico con i piu' begli abiti, accessori e maquillage delle grandi occasioni &feature=share&listing-videor e la telematica
Modi di produzione ha il sogno segreto di sottrarre al mondo degli ingegneri il primato di 'scrittori' della rete.
E' nata nei giorni pieni di fermento in cui gli esperti di media, di comunicazione, il sottobosco di hacker, sysop, cultori e teorizzatori della rete cercavano di definirla, cristallizarla, metterla a posto, in una nicchia, bloccandole emozionalmente la crescita. Una parte della filosofia politica della rete invitava a 'gettare i cavi' (ad aprire p.o.p) perche' soltanto aumentando il numero (e la qualita') dei nodi della rete ci si sarebbe mossi verso l'obiettivo della democrazia reale data dalla complessita' e dalla proliferazione di voci (pubblicazioni indipendenti). E' di quel periodo il lento (ma velocissimo) germogliare di reti civiche (italiane e internazionali).
Appartiene a quel periodo, anche, la domanda: Ma quanto e' reale il virtuale? Forte di quel sogno segreto e dell'ossessione di fare esprimere Internet finalmente slegata dai lacci naturalmente imposti dagli ingegneri, Modi di Comunicazione, cerca di muovere le pagine web come se fosse televisione e cerca di portare Internet ad esprimersi in tv: ottiene, per la bella, delicata e ricca internet, piccole fasce di palinsesto in televisioni private a diffusione locale e regionale (l'epoca difficile e rivoluzionaria di Loosetv: a televisioni sciolte). Ma, nonostante il tentativo di Loosetv, la tv (le tv) preferiscono 'parlare' di internet piuttosto che invitarla a un serio lavoro di confronto al fine di contaminare i rispettivi sistemi di produzione.
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anni '96-'97 |
La coazione a proporre il video su Internet ha piu' successo che il contrario (la tv continua a parlare di Internet e se le da' spazio lo fa soltanto se si tratta di 'cose serie' , nonostante questo gap, Modi di Comunicazione nei progetti che propone, le impone in tandem, TV e Internet (il nuovo media sta nella loro reciproca contaminazione). I progetti vengono tagliati della parte che costringe al passaggio sul media tradizionale (radio e tv) e internet da qualche anno si ritova ad ospitare eventi in diretta senza avere nulla in cambio dalla TV.
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1991-1998 |
Il modo di produzione che inaugura l'attivita' di questa emittente non puo' essere certo soltanto il modo di produzione cui s'ispira la tv generalista: tempi sincopati, voci senza spessore recitanti sciatti bollettini di guerra, programmi livellati con giuste dosi di spettacolo, cultura, informazione, gioco; linguaggio didascalico. Il modo di produzione di M-box comincia quando e' il corpo a parlare: non voci senza corpo, non drammi senza corpo, non storie senza corpo, non citta' senza corpo, non corpi senza corpo. Il modo di produzione di m-box e' un modo di amare: "Vedi, noi non amiamo come i fiori, per un unico // anno; quando amiamo a noi per le braccia sale // immemorabile linfa..." Il modo di produzione di M-box non ha inizi: e' il proseguimento di un discorso: tutti gli inizi sono gia' avvenuti. Il discorso, i discorsi non hanno un inizio, uno svolgimento e una fine: i discorsi di mediabox continuano, accolgono, comprendono, sono collettivi e interminabili: passano da uno a un altro a un altro, tutt'al piu'; passano attraverso la citta' e poi ritornano. Il modo di produzione di M-box non e' affidato ai professionisti della comunicazione in quanto tali: chi non ha speranza per il mondo, chi non scopre nuove qualita', chi fa partizioni, chi ha due pesi e due misure, chi e' acerrimo e conclusivo Il modo di produzione di M-box e' piu' vicino al modo di inscenarsi della vita nella rete internet - e di altre reti telematiche, un momento prima di assurgere alle cronache. Il modo di produzione di Mediabox conta su una concezione del tempo che consenta di ricreare le emozioni in tranquillita': la vita restituita alla poesia, per dire cosi'. Il modo di produzione di M-box modifica i modi di produzione dei media tradizionali proprio in ragione del fatto che contamina la rete internet con la parola-voce della poesia e delle performance legate a filo doppio al sentimento della citta' Il modo di produzione di M-box conta su un approccio alla tecnologia pionieristico ma sempre ritardato o, per dirla tutta, disciplinato dalla ricerca compiuta sui linguaggi dei nuovi media interattivi