lunedì 16 aprile 2012

Lo scialo dello studioso

Robert Frost, il poeta per antonomasia del New England e dei coltivatori Yankee, ha un umorismo diabolico che si esplica in poesie spesso stringate e amare (ce ne sono anche di liriche e narrative). E’ entrata in proverbio la sua frase “Good fences make good neighbors”, buoni confini fanno buoni vicini, che sta al centro della poesia Mending Wall, (Riparando un muro). I due vicini campagnoli si incontrano una volta all’anno per rimettere in sesto il muretto che divide le loro proprietà, perché “c’è qualcosa nella natura che non ama un muro”, che porta dissesto. Il vecchio vicino mentre i due camminano lungo il confine borbotta la sua battuta“Good fences make good neighbors”, e non vuole saperne delle domande che il narratore gli pone sull’argomento. E’ come un selvaggio, non vede ragione, “ritorna all’antico” (il motto era già di suo padre) e alla fine ha l’ultima parola. E’ l’idea americana della libertà limitata che è garantita da uno spazio privato.


c’è qualcosa nella natura che non ama un muro